La Sicilia blocca i cavalli
La Regione ferma ogni attività ippica ed equestre fino al 31 marzo per l'EHV-1. Già oggi niente corse di galoppo a Siracusa, né gare di equitazione: il divieto è legato alla movimentazione dei cavalli extraregionali che però abitualmente non partecipano a nessuna di queste competizioni. Protesta ufficiale della FISE
di Mario Viggiani
Equitazione sì, ippica no... Finora la rinopolmonite equina stava bloccando in tutta Europa solo l’attività di vertice dell’equitazione (sospesa prima fino a domenica 21 marzo e adesso invece fino all’11 aprile: in Italia da lunedì ripartiranno invece le gare regionali), grazie anche alle vaccinazioni obbligatorie che invece in altre nazioni sono in vigore nel mondo delle corse. E invece adesso, purtroppo, c’è uno stop proprio in Italia, anche se per ora parziale e circoscritto alla Sicilia.
L’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa ha infatti appena comunicato che «tutti i convegni di galoppo e trotto programmati fino alla data del 31 marzo sono sospesi in ottemperanza al D.D.G. N° 198/2021 emesso dal Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico della Regione Siciliana. Il decreto specifica che “allo scopo di evitare l'ingresso e la diffusione della Rinopolmonite equina da Herpes Virus Equino (EHV-1), nel territorio della Regione Siciliana, fino al 31 marzo 2021 è vietato a scopo cautelativo e precauzionale l'ingresso di equidi provenienti da territori extraregionali nonché lo svolgimento di ogni manifestazione ippico-sportiva».
Nell’immediato, a Siracusa da domani a fine marzo erano previste due giornate di galoppo (domani e sabato 27) e due di trotto (lunedì 22 e lunedì 29). Il decreto della Regione risale tuttavia a venerdì 12, quindi nel frattempo al Mediterraneo si sono regolarmente disputati un convegno di galoppo (sabato 13) e uno di trotto (lunedì 15) che in teoria non avrebbero dovuto tenersi. Peraltro i cavalli impegnati al Mediterraneo, sia i purosangue che i trottatori, sono tutti stanziali: perché fermare le corse, in assenza di arrivi di altri cavalli dalle altre regioni? Decisamente un controsenso: sarebbe stato sufficiente bloccare per il momento l'arrivo di equini da altre regioni o nazioni. E infatti già lunedì scorso il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Marco Di Paola, ha inviato una dura lettera alla responsabile del Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico della Regione Siciliana, contestando i termini del provvedimento e parlando esplicitamente di «eccesso di potere» in merito a un provvedimento che va contro le direttive indicate invece a carattere nazionale da parte del Ministero della Salute.